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Museo del Conservatorio di Santa Chiara

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Musei

Il museo comprende alcune stanze dell'antico convento, la chiesa e la cappella

La fondazione del monastero di Santa Chiara di San Miniato risale al 1226. Ad abitarlo per secoli furono le suore clarisse, fino a che non fu trasformato, in tempo di soppressione di ordini religiosi, nel 1785, in un conservatorio per l’educazione di giovani ragazze. Oggi dell’antico convento si possono visitare alcune stanze (tra cui l’antico coro delle monache), oltre alla chiesa esteriore e alla cappella dedicata a Santa Maria Maddalena.

La ricca raccolta osservabile si è formata nel corso dei secoli attraverso le doti delle suore che prendevano i voti, i doni fatti dalle famiglie delle clarisse e i lavori eseguiti dalle stesse monache.  

Un'opera del museo
Un'opera del museo - Credit: Sailko

La chiesa è adornata da preziose decorazioni seicentesche opera della bottega del pittore Antonio Domenico Bamberini. All’interno sono vari i dipinti di notevole fattezza: colpiscono la tavola di fine Cinquecento sull’altare maggiore, una pittura rappresentante l’Immacolata Concezione realizzata da Iacopo Chimenti detto l’Empoli; una tavola seicentesca della bottega di Simone Pignoni; oltre a un dipinto di Pier Francesco Foschi con Cristo morto sorretto dagli angeli. Sempre nella chiesa si segnala anche un reliquiario di San Cratone martire, donato a questa comunità di religiose da Papa Alessandro VII.

Ulteriori opere sono costituite da altri dipinti, urne, arredi liturgici e lavori di ricamo realizzati delle suore, come alcuni paliotti in seta. Oltre al bellissimo dipinto di Ludovico Cardi detto il Cigoli, interessanti sono gli arredi, come i due crocifissi medievali: il primo firmato da Deodato Orlandi e datato 1301, il secondo riferibile al senese Jacopo di Mino del Pellicciaio (1340 circa).