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"L'ammore nun'è ammore"

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Teatro

L’amore, la bellezza e la caducità della vita in una lingua coraggiosa, viscerale e seducente

Sabato 4 maggio, persso il Centro Culturale Il Funaro, a Pistoia, va in scena

"L'ammore nun'è ammore"
30 sonetti di Shakespeare traditi e tradotti da Dario Jacobelli
con Lino Musella
e Marco Vidino (cordofoni e percussioni)
regia Lino Musella

"L’ammore nun’è ammore", nato a Le Vie dei Festival, grazie ad un precedente studio realizzato alla Festa di Teatro Eco Logico di Stromboli, è un’originale "recita dei sentimenti" tra emozioni, atmosfere magnetiche e intensi desideri
Musella racconta l’amore, la bellezza e la caducità della vita in una lingua coraggiosa, viscerale e seducente.
Ad affiancarlo sulla scena, Marco Vidino - ai cordofoni e alle percussioni - con le sue musiche suggestive e avvolgenti che accompagnano gli spettatori in questo intimo viaggio.

Dario Jacobelli, poeta scomparso prematuramente nel 2013, autore di racconti e romanzi, abile paroliere per musicisti come i Bisca, i 99 Posse e gli Almamegretta, si dedicò negli ultimi anni della sua vita alla traduzione in napoletano e al tradimento, come amava definirlo, di 30 Sonetti di Shakespeare. Non aveva scadenze, non doveva rispettare le indicazioni o correzioni di nessun editore. Per committenti aveva i suoi amici più cari ai quali dedicava ogni sua nuova traduzione. I Sonetti in napoletano suonano bene. Battono di un proprio cuore. Indossano una maschera che li costringe a sollevarsi dal foglio per prendere il volo, tenendo i piedi per terra.

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