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Neve in Appennino
Photo © Sigeric - Servizi per il Turismo
Photo © Sigeric - Servizi per il Turismo

Sciare in Lunigiana: dove la neve tocca il mare

La stazione di Zum Zeri e il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano

Lunigiana
di  Lunigiana

La Lunigiana, e il suo territorio profondamente vario, mostrano colori diversi e sorprendenti ad ogni stagione. Dal verde dei boschi e dei pascoli in primavera, all’azzurro dei torrenti e delle cascate d’estate, dal grigio della pietra al marrone e arancione d’autunno e, a sorpresa forse per qualcuno, il candido bianco del manto di neve.

Le montagne lunigianesi, Appennino e Alpi Apuane, raggiungono infatti i 2000 metri di quota e sono numerose le valli, i pendii e l’abbondante neve che nei decenni scorsi cadeva e persisteva per lunghi periodi. Così come in altre zone di Appennino, intorno agli anni ‘50 e ‘60, sono nate stazioni turistiche vocate proprio per gli sport invernali.

Vivere la nuova montagna

Panorama Zum Zeri
Panorama Zum Zeri - Credit: Sigeric - Servizi per il Turismo

Oggi, ne siamo purtroppo consapevoli, molto è cambiato. 

La neve è un evento più raro e meno intenso, la quota neve è sempre più alta e le temperature più elevate rendono gli inverni meno lunghi e rigidi: lo raccontano frequentemente gli anziani, nelle osterie di Lunigiana, ricordando l’abbondanza delle nevicate del passato. 

Nonostante ciò, la Lunigiana regala ancora oggi una bianca e candida stagione, solitamente più intensa nei mesi di gennaio e febbraio.

La sua stazione invernale è quella di ZumZeri, nel territorio del comune montano e diffuso di Zeri. Qui, le piste si allungano dal Monte Fabei (quasi 1600 metri sul livello del mare) al Passo dei Due Santi (1250 metri sul livello del mare). Nelle giornate limpide e soleggiate, dalle piste lo sguardo si perde di fronte ad un panorama mozzafiato che spazia dal Mar Ligure del Golfo dei Poeti fino alla costa della Versilia.

A Zum Zeri vi sono circa 8 chilometri di piste, medie e facili, servite da una seggiovia e uno skilift. C’è il campo scuola, la zona baby-parco giochi per il divertimento dei più piccoli sulla neve e ovviamente un caldo rifugio, il Faggio Crociato, dove potersi rifocillare.

Ma numerose sono le possibilità anche per chi sceglie di fare escursioni con le ciaspole o con gli sci da alpinismo, alcune inserite anche tra gli itinerari più belli della Toscana.

Tuttavia, bisogna ricordare che, uscendo per pochissimi chilometri dal confine toscano, ma pur sempre rimanendo all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, vi sono ben altre due stazioni invernali di riferimento: quella di Cerreto Laghi, Comune di Ventasso (Reggio Emilia), che nel 2023/2024 festeggia i 70 anni dalla sua fondazione, e quella di Pratospilla, Comune di Monchio delle Corti (Parma). 

Entrambe le stazioni sono infatti comodamente raggiungibili dalla Lunigiana attraverso i Passi del Cerreto e del Lagastrello e regalano agli appassionati della montagna e della neve ulteriori possibilità di sciate ed escursioni.

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