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Itinerari
In moto per la Garfagnana e la Lunigiana

Da Lucca ad Aulla tra le curve delle montagne

In questo articolo, vi consigliamo un itinerario in moto, tra curve e tornanti per la Garfagnana e la Lunigiana.
Dalla cinta muraria di Lucca si risale il fiume Serchio passando la media valle fino a raggiungere spettacolari borghi sperduti. Cornice d’eccellenza è il Parco Naturale delle Alpi Apuane. Un territorio dove la buona tavola e le geometrie stradali si tengono a braccetto.

Imposta il tuo gps: Lucca, Borgo a Mozzano, Bagni di Lucca, Fornaci di Barga, Barga, Castelvecchio Pascoli, Castelnuovo di Garfagnana, Piazza al Serchio, Casola in Lunigiana, Aulla.
1.
Prima tappa
Si parte da Lucca

Affacciati tra i merli della Torre alberata dei Guinigi, all’ombra dei lecci, studiamo l’orizzonte lucchese prima di saltare in sella e lasciare le mura rinascimentali da Porta Santa Maria puntando la Garfagnana. All’innesto della seconda marcia ci troviamo già a braccetto con il fiume Serchio assecondando le dolci forme delle sue sponde, che si fanno più intriganti passato Ponte a Moriano, sulla SS12.

Affacciati tra i merli della Torre alberata dei Guinigi, all’ombra dei lecci, studiamo l’orizzonte lucchese prima di saltare in sella e lasciare le mura rinascimentali da Porta Santa Maria puntando la Garfagnana. All’innesto della seconda marcia ci troviamo già a braccetto con il fiume Serchio assecondando le dolci forme delle sue sponde, che si fanno più intriganti passato Ponte a Moriano, sulla SS12.

2.
Seconda tappa
Verso il Ponte del Diavolo

Al bivio con la via Ludovica, parallela e più scorrevole, diamo fiducia alla vecchia via del Brennero: da sempre garante di divertimento per gli amanti delle due ruote. A Borgo a Mozzano ci si presenta il Ponte del Diavolo, affascinante e misterioso come la sua leggenda. Più timido ma ugualmente meritevole è il Ponte delle Catene, nato dall’abile penna del Nottolini, che sulle acque della Lima sposa le case di Fornoli con quelle di Chifenti. Adesso la nostra guida è la SS/SR445 ma non prima di un breve stop a Bagni di Lucca: Terme e Circolo dei Forestieri vi sapranno intrattenere.

Al bivio con la via Ludovica, parallela e più scorrevole, diamo fiducia alla vecchia via del Brennero: da sempre garante di divertimento per gli amanti delle due ruote. A Borgo a Mozzano ci si presenta il Ponte del Diavolo, affascinante e misterioso come la sua leggenda. Più timido ma ugualmente meritevole è il Ponte delle Catene, nato dall’abile penna del Nottolini, che sulle acque della Lima sposa le case di Fornoli con quelle di Chifenti. Adesso la nostra guida è la SS/SR445 ma non prima di un breve stop a Bagni di Lucca: Terme e Circolo dei Forestieri vi sapranno intrattenere.

3.
Terza tappa
L'Orrido di Botri

Lungo strada l’eterno dilemma è: sponda destra o sponda sinistra? In fila ordinata, tenendo la destra, strizzano l’occhio: il bivio verso Tereglio e il selvaggio canyon dell’Orrido di Botri; Ghivizzano e le sue sagre a castello; Pian di Coreglia e la vicina Coreglia Antelminelli; e Fornaci di Barga, con la via Bellavista che si arrampica a Loppia fino a raggiungere Barga, trionfo di architettura romanica lucchese, per poi tornare sulla SR445 da Castelvecchio Pascoli (paese natale di Giovanni Pascoli).

Lungo strada l’eterno dilemma è: sponda destra o sponda sinistra? In fila ordinata, tenendo la destra, strizzano l’occhio: il bivio verso Tereglio e il selvaggio canyon dell’Orrido di Botri; Ghivizzano e le sue sagre a castello; Pian di Coreglia e la vicina Coreglia Antelminelli; e Fornaci di Barga, con la via Bellavista che si arrampica a Loppia fino a raggiungere Barga, trionfo di architettura romanica lucchese, per poi tornare sulla SR445 da Castelvecchio Pascoli (paese natale di Giovanni Pascoli).

4.
Quarta tappa
Le Fabbriche di Vallico

A sinistra cambiano i protagonisti: dal bivio con la SP20 per Fabbriche di Vallico si diparte un anello di strette vie curviformi che mettono in comunicazione piccoli borghi di montagna, il tutto al cospetto delle Alpi Apuane. Nei pressi di Vergemoli concedetevi almeno uno dei tre percorsi che esplorano la Grotta del Vento: cartolina sotterranea tra le più importanti d’Europa. La rotta rientra via Gallicano. Occhio all’asfalto, a tratti sporco e traditore, ma è un tuffo nella natura che vale la sfida.

A sinistra cambiano i protagonisti: dal bivio con la SP20 per Fabbriche di Vallico si diparte un anello di strette vie curviformi che mettono in comunicazione piccoli borghi di montagna, il tutto al cospetto delle Alpi Apuane. Nei pressi di Vergemoli concedetevi almeno uno dei tre percorsi che esplorano la Grotta del Vento: cartolina sotterranea tra le più importanti d’Europa. La rotta rientra via Gallicano. Occhio all’asfalto, a tratti sporco e traditore, ma è un tuffo nella natura che vale la sfida.

5.
Quinta tappa
A Castelnuovo di Garfagnana

La SR445 torna a indicare la rotta per Castelnuovo di Garfagnana, centro nevralgico oltre che storico, sulla confluenza tra Serchio e Turrite Secca. La visita è dovuta: Duomo, Rocca Ariostesca e Fortezza di Montalfonso sono i monumenti da non perdere. L’itinerario prosegue occhieggiando al lago artificiale di Pontecosi. Poi arriva Poggio e torna la tentazione di lanciarsi alla conquista delle Apuane: il bivio pluri-decorato indica la strada per il lago di Vagli, noto per il suo "paese sommerso" Fabbriche di Careggine, e l’alpeggio di Campo Catino (Eremo di San Viano). Il tutto condito con numerosi percorsi per gli amanti del trekking.

La SR445 torna a indicare la rotta per Castelnuovo di Garfagnana, centro nevralgico oltre che storico, sulla confluenza tra Serchio e Turrite Secca. La visita è dovuta: Duomo, Rocca Ariostesca e Fortezza di Montalfonso sono i monumenti da non perdere. L’itinerario prosegue occhieggiando al lago artificiale di Pontecosi. Poi arriva Poggio e torna la tentazione di lanciarsi alla conquista delle Apuane: il bivio pluri-decorato indica la strada per il lago di Vagli, noto per il suo "paese sommerso" Fabbriche di Careggine, e l’alpeggio di Campo Catino (Eremo di San Viano). Il tutto condito con numerosi percorsi per gli amanti del trekking.

6.
Sesta tappa
Da Camporgiano ad Aulla

Restando fedeli alla SR445, Camporgiano ripaga con la rocca Estense e il museo della Ceramica. Ma è tempo di curve: da Piazza al Serchio preparatevi a una serpentina avvincente di traiettorie gustose, con tanto di valico (Passo dei Carpinelli - 842m slm) e continui panorami generosi. Il grazioso centro di Pugliano si propone come ultima breve sosta prima di raggiungere Casola in Lunigiana. Circondati da architetture medievali e rinascimentali, incontriamo la SS63 del valico del Cerreto che propone Aulla come degna chiusura dell’itinerario.

Restando fedeli alla SR445, Camporgiano ripaga con la rocca Estense e il museo della Ceramica. Ma è tempo di curve: da Piazza al Serchio preparatevi a una serpentina avvincente di traiettorie gustose, con tanto di valico (Passo dei Carpinelli - 842m slm) e continui panorami generosi. Il grazioso centro di Pugliano si propone come ultima breve sosta prima di raggiungere Casola in Lunigiana. Circondati da architetture medievali e rinascimentali, incontriamo la SS63 del valico del Cerreto che propone Aulla come degna chiusura dell’itinerario.

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