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Duccio Maestà siena

10 musei di arte sacra da non perdere

Viaggio alla scoperta delle collezioni sacre più conosciute

Tra la campagna e le città d'arte, un viaggio ricco di bellezza e spiritualità attraverso i musei di arte sacra. 
Dieci luoghi  che custodiscono alcune delle opere più significative e del panorama culturale italiano, spazi che raccontano storie, talento e tradizione in un viaggio senza tempo.
Scopriamo insieme 10 musei da non perdere!

Indice
  • 1.
    Museo dell'Opera del Duomo di Firenze
  • 2.
    Museo dell'Opera del Duomo di Siena
  • 3.
    Museo della Cattedrale di Lucca
  • 4.
    Museo dell’Opera del Duomo di Pisa
  • 5.
    Museo del Complesso Monumentale di Santa Croce, Firenze
  • 6.
    Museo Diocesano di arte sacra di Volterra
  • 7.
    Museo Diocesano di arte sacra di Arezzo
  • 8.
    Museo Civico e Diocesano d'arte sacra di Montalcino
  • 9.
    Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Valdarno
  • 10.
    Museo Masaccio di Reggello
1.

Museo dell'Opera del Duomo di Firenze

Frammenti della Porta della Mandorla - Opera Santa Maria del Fiore
Frammenti della Porta della Mandorla - Opera Santa Maria del Fiore - Credit: duomo.firenze.it

Partiamo dal Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, che con le sue oltre 750 opere capaci di raccontare 720 anni di storia, offre la maggiore concentrazione di scultura monumentale fiorentina, ospitando statue e rilievi medievali e rinascimentali in marmo, bronzo e argento, opera dei maggiori artisti dell'epoca. 
Capolavori che furono realizzati, nella maggior parte dei casi, per le strutture sacre che si trovano davanti al museo: il Battistero di San Giovanni, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Campanile di Giotto

1.

Museo dell'Opera del Duomo di Siena

Tondo Donatello - Madonna del Perdono
Tondo Donatello - Madonna del Perdono - Credit: operaduomo.siena.it

Il Museo dell’Opera del Duomo di Siena si trova all’interno di quella che sarebbe dovuta essere la navata destra del Duomo Nuovo.
Nelle sale al pian terreno si trova l’importante raccolta di statuaria senese trecentesca, proveniente dalla facciata della Cattedrale, tra cui spiccano le straordinarie statue in marmo raffiguranti Sibille, Profeti e Filosofi - scolpite da Nicola Pisano durante la sua carica di capomastro (1285-1297). 
La sala inoltre accoglie un bassorilievo raffigurante la Madonna in trono col Bambino di Jacopo della Quercia (1437-1438), e il celebre tondo di Donatello con la Madonna detta ‘del Perdono’ (1458). 
In fondo trova posto la grandiosa vetrata realizzata da Duccio di Buoninsegna per l’occhio absidale del Duomo. 
Al primo piano c’è la magnifica pala d’altare con la Maestà realizzata dallo stesso Duccio - vero gioiello di tutta la collezione.

1.

Museo della Cattedrale di Lucca

Cattedrale di Lucca
Cattedrale di Lucca - Credit: Terry Clinton

A Lucca, nella sacrestia del Duomo è ospitato il Monumento di Ilaria del Carretto: la sala accoglie la famosa opera sepolcrale commissionata nel 1405 dal marito Paolo Guinigi a Jacopo della Quercia, che eseguì uno dei capolavori assoluti della scultura quattrocentesca italiana. 
Nello stesso ambiente sono conservati anche alcuni dipinti, tra cui una tavola raffigurante Madonna col Bambino e Santi, di Domenico Ghirlandaio.

1.

Museo dell’Opera del Duomo di Pisa

Battistero di Pisa
Battistero di Pisa

Il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa è articolato in ben 25 sale: le opere provengono dagli edifici monumentali della piazza e coprono un arco temporale che va dal XII al XIX secolo.
Nella sala quadrangolare sono esposte 27 statue e 9 busti in marmo provenienti dall’esterno del Battistero.
Una sala è interamente dedicata a Giovanni Pisano: qui si trovano sette opere in marmo, del periodo fra 1306 e 1312, tutte provenienti dall’esterno del Duomo, fra cui ricordiamo la Madonna del colloquio.
In un'altra sala è esposto il tesoro della Cattedrale con i 14 pezzi più antichi della tradizione religiosa della repubblica pisana: fra gli altri un crocefisso e una Madonna in avorio di Giovanni Pisano e i resti della “cintola del duomo”, una fascia d’argento smaltato e gemme su damasco rosso, che cingeva tutta la cattedrale durante le feste più solenni.

1.

Museo del Complesso Monumentale di Santa Croce, Firenze

Albero della Vita e Ultima cena, Taddeo Gaddi
Albero della Vita e Ultima cena, Taddeo Gaddi - Credit: Opera di Santa Croce

Il Complesso Monumentale di Santa Croce, affacciato sull'omonima piazza, è uno scrigno di bellezza che conserva al suo interno alcune delle più importanti opere della storia dell'arte.
Il percorso museale parte dalla basilica e si snoda attraverso i due chiostri quattrocenteschi, fino ad arrivare alla Cappella dei Pazzi, decorata dalle terrecotte invetriate di Andrea della Robbia
Il museo vero e proprio è ospitato nel refettorio, nel quale sono conservati affreschi, tele e sculture dal XIV al XVIII secolo: dal gigantesco Crocefisso di Cimabue, agli affreschi staccati di Taddeo Gaddi, di Andrea Orcagna e di Domenico Veneziano. Tra le sculture spicca la statua in bronzo dorato di San Ludovico di Tolosa, realizzata da Donatello.

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Museo Diocesano di arte sacra di Volterra

Museo Diocesano di arte sacra di Volterra
Museo Diocesano di arte sacra di Volterra - Credit: Cattedrale di Volterra

Il Museo Diocesano di Arte Sacra di Volterra si trova all’interno della Chiesa di Sant’Agostino e conserva opere provenienti dalla Cattedrale e dalle chiese del territorio circostante.
Da segnalare il busto in terracotta invetriata di San Lino, secondo papa e patrono di Volterra, realizzato da Giovanni della Robbia del 1521 e la Madonna delle Grazie di Neri di Bicci (1451).
Il museo conserva anche la Pala di Villamagna di Rosso Fiorentino (1521) proveniente dalla Pieve di Villamagna dove sono raffigurati la Vergine col bambino, San Giovanni Battista e San Bartolomeo.

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Museo Diocesano di arte sacra di Arezzo

Museo Diocesano di arte sacra di Arezzo
Museo Diocesano di arte sacra di Arezzo - Credit: Museo Diocesano di Arezzo

Il Mudas, Museo Diocesano d'Arte Sacra di Arezzo, si trova all'interno del Palazzo Vescovile e conserva le testimonianze artistiche provenienti dal Duomo e dalle altre chiese del territorio.
Tra i tesori conservati spicca la straordinaria collezione di oreficerie preziose e paramenti sacri, tra cui la celebre Pace di Siena, in oro, smalti, pietre preziose e perle.
Da segnalare i grandi crocifissi lignei duecenteschi, la tavola con l'Annunciazione di Andrea di Nerio, gli affreschi staccati di Spinello Aretino, due dipinti di Bartolomeo della Gatta e alcune opere di Giorgio Vasari, tra cui due tele raffiguranti la predica del Battista e il battesimo di Gesù.

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Museo Civico e Diocesano d'arte sacra di Montalcino

Museo Civico e Diocesano d'arte sacra di Montalcino
Museo Civico e Diocesano d'Arte Sacra di Montalcino

Il Museo Civico e Diocesano d'Arte Sacra di Montalcino si trova all'interno dell'ex convento di Sant'Agostino, risalente al tredicesimo secolo.
Ospita i maestri della tradizione senese, come Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti.
Tra le opere in mostra spiccano numerose sculture lignee dipinte,  realizzate dai maggiori artisti del tempo, da Jacopo della Quercia a Francesco di Valdambrino e il Crocifisso del Giambologna.

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Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Valdarno

Beato Angelico, Annunciazione, Museo Basilica Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Valdarno
Beato Angelico, Annunciazione, Museo Basilica Santa Maria delle Grazie

Il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie si trova a San Giovanni Valdarno, nei locali adiacenti la Basilica.
Nel museo di arte sacra sono riuniti numerosi dipinti provenienti da chiese e conventi della città e del territorio, incluso un vero capolavoro del Rinascimento: l'Annunciazione di Beato Angelico, una delle sue tre Annunciazioni su tavola, datata intorno al 1440.

1.

Museo Masaccio di Reggello

Trittico di San Giovenale, Masaccio
Trittico di San Giovenale, Masaccio

Il Museo Masaccio di Reggello è ospitato in un locale storico vicino all’antica Pieve di San Pietro a Cascia, esempio notevole del romanico toscano.
Qui si trova il Trittico di San Giovenale, opera giovanile di Masaccio, dipinto nel 1422, quando l’artista rinascimentale aveva appena vent’anni.
Nel Museo si trovano anche dipinti della scuola del Ghirlandaio, di Santi di Tito, Alessandro Allori, Jacopo Vignali, Ignazio Hugford e una serie di bellissimi oggetti di oreficeria e di parati liturgici.

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