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Itinerari
Tour dei Colli fiorentini in moto

Tortuosi saliscendi con ampi panorami

Grazie alla combinazione di vivaci strade e stradelle le colline fiorentine regalano un piacevole aperitivo fuori-porta che anticipa ingresso e visita della città rinascimentale. L'itinerario si sviluppa su tortuosi saliscendi collinari, intervallati da ampie finestre panoramiche. È un percorso breve ma intenso, tutto da guidare.

Imposta il tuo gps: Sesto Fiorentino, Collina, Pratolino, Vaglia/SP103, Bivigliano, Convento Monte Senario, Olmo, Fiesole, Firenze
1.
Prima tappa
Primo pit stop enogastronomico

Il semaforo verde si accende a Sesto Fiorentino, che apre l'itinerario suggerendo la Panoramica dei Colli Alti. A marce alte e gas aperto si affronta il rapido decollo della strada, interrotto a mezza via da una serie di tornanti ombrosi: frizione-cambio-frizione e poi via, di nuovo a manubrio dritto. Scollinando, la Bottega di Morello si merita menzione come pit stop gastronomico: schiacciata take away o pranzo vero sono entrambe scelte gustose.

Il semaforo verde si accende a Sesto Fiorentino, che apre l'itinerario suggerendo la Panoramica dei Colli Alti. A marce alte e gas aperto si affronta il rapido decollo della strada, interrotto a mezza via da una serie di tornanti ombrosi: frizione-cambio-frizione e poi via, di nuovo a manubrio dritto. Scollinando, la Bottega di Morello si merita menzione come pit stop gastronomico: schiacciata take away o pranzo vero sono entrambe scelte gustose.

2.
Seconda tappa
Tra curve e sottoboschi

Si riparte affrontando l'ennesimo salto di quota con chicane, fino a raggiunge il piccolo rifugio di Gualdo (percorsi trekking) e la chiesetta di San Giusto: giù il cavalletto, adesso lo sguardo è dominatore indiscusso dell'intera vallata. La SP130 procede ora in costa, scorrevole e tentatrice. Si guida ai margini dell’Appennino Tosco-Emiliano e malgrado l'ampia carreggiata la prudenza non è mai troppa: attenzione ai daini. Curve e semi-curve dal raggio sincero infiammano il ritmo, frenato dall'arrivo nel piazzale Leonardo da Vinci: alle spalle sosta caffè al bar ristorante Caravanserraglio, di fronte una cartolina a 180° da respirare a pieni polmoni.

All'improvviso la carreggiata si tuffa nel sottobosco del Parco Territoriale di Cercina, e l'uscita dalle fitte abetaie genera uno stiloso curvone a destra con vista sulla chiesetta di Ceppeto (percorsi trekking). Grazie alle sue variegate geometrie la Panoramica è stata scelta dagli istruttori GSSS come valido campo scuola per insegnare giusta traiettoria.

Si riparte affrontando l'ennesimo salto di quota con chicane, fino a raggiunge il piccolo rifugio di Gualdo (percorsi trekking) e la chiesetta di San Giusto: giù il cavalletto, adesso lo sguardo è dominatore indiscusso dell'intera vallata. La SP130 procede ora in costa, scorrevole e tentatrice. Si guida ai margini dell’Appennino Tosco-Emiliano e malgrado l'ampia carreggiata la prudenza non è mai troppa: attenzione ai daini. Curve e semi-curve dal raggio sincero infiammano il ritmo, frenato dall'arrivo nel piazzale Leonardo da Vinci: alle spalle sosta caffè al bar ristorante Caravanserraglio, di fronte una cartolina a 180° da respirare a pieni polmoni.

All'improvviso la carreggiata si tuffa nel sottobosco del Parco Territoriale di Cercina, e l'uscita dalle fitte abetaie genera uno stiloso curvone a destra con vista sulla chiesetta di Ceppeto (percorsi trekking). Grazie alle sue variegate geometrie la Panoramica è stata scelta dagli istruttori GSSS come valido campo scuola per insegnare giusta traiettoria.

3.
Terza tappa
Villa Demidoff a Pratolino

Come un fedele affluente la SP130 termina la sua corsa riversando i motociclisti sulla SR65, che introduce Pratolino e il Parco Mediceo di Villa Demidoff: qui, l'egocentrico Colosso dell'Appennino è già in posa per la foto di gruppo. In paese la bistecca dello Zocchi è una vera istituzione: c'è un tempo per guidare e uno per leccarsi i baffi. Neanche 6km e siamo alle porte di Vaglia, dove l'itinerario è al giro di boa: si torna verso Firenze.

Come un fedele affluente la SP130 termina la sua corsa riversando i motociclisti sulla SR65, che introduce Pratolino e il Parco Mediceo di Villa Demidoff: qui, l'egocentrico Colosso dell'Appennino è già in posa per la foto di gruppo. In paese la bistecca dello Zocchi è una vera istituzione: c'è un tempo per guidare e uno per leccarsi i baffi. Neanche 6km e siamo alle porte di Vaglia, dove l'itinerario è al giro di boa: si torna verso Firenze.

4.
Quarta tappa
Sul Monte Senario

La SP103 mette alla prova ciclistica e pilota, inaugurando la salita per Bivigliano con stretti e ripidi tornanti. Il premio è la vetta stradale di Monte Senario (815m slm), dove si erge uno dei più importanti santuari della Toscana. Lungo le sue mura corre una terrazza panoramica sorprendente. A soli 300 metri dalla chiesa dell'Addolorata, non passerà inosservata la monumentale croce di ferro. Qui, ogni 1° gennaio un frate benedice moto e motociclisti.

La SP103 mette alla prova ciclistica e pilota, inaugurando la salita per Bivigliano con stretti e ripidi tornanti. Il premio è la vetta stradale di Monte Senario (815m slm), dove si erge uno dei più importanti santuari della Toscana. Lungo le sue mura corre una terrazza panoramica sorprendente. A soli 300 metri dalla chiesa dell'Addolorata, non passerà inosservata la monumentale croce di ferro. Qui, ogni 1° gennaio un frate benedice moto e motociclisti.

5.
Quinta tappa
Tappa a Fiesole e poi Firenze

Stretta, panoramica e in cresta: queste le qualità della SP102 che scende sui pratoni dell’Olmo. Un crocevia e tre scelte: a sinistra Polcanto, con pista cross FMI e scuola GSSS; a destra Firenze, via Faentina; a dritto l'itinerario. Con 9km esen-traffico si raggiunge Fiesole, cittadina ricca di storia e di cultura: area archeologica e convento di San Francesco sono l'ultima fermata prima del traguardo, che porta in premio Firenze a colpi di tornanti. Il semaforo rosso si accende al piazzale Michelangelo, dove la città culla del Rinascimento dipinge il suo acquerello più bello.


Maggiori informazioni: www.provincia.firenze.it, www.firenzeturismo.it, www.comune.fi.it, www.comune.fiesole.fi.it.

Stretta, panoramica e in cresta: queste le qualità della SP102 che scende sui pratoni dell’Olmo. Un crocevia e tre scelte: a sinistra Polcanto, con pista cross FMI e scuola GSSS; a destra Firenze, via Faentina; a dritto l'itinerario. Con 9km esen-traffico si raggiunge Fiesole, cittadina ricca di storia e di cultura: area archeologica e convento di San Francesco sono l'ultima fermata prima del traguardo, che porta in premio Firenze a colpi di tornanti. Il semaforo rosso si accende al piazzale Michelangelo, dove la città culla del Rinascimento dipinge il suo acquerello più bello.


Maggiori informazioni: www.provincia.firenze.it, www.firenzeturismo.it, www.comune.fi.it, www.comune.fiesole.fi.it.

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