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San Casciano in Val di Pesa
Photo © Colin Moss
Photo © Colin Moss

San Casciano in Val di Pesa

Porta “fiorentina” al sinuoso paesaggio del Chianti, in una campagna punteggiata di pievi e castelli

San Casciano è un gradevole borgo medievale arroccato su una collina ed è il primo comune del territorio del Chianti che si incontra venendo da nord, una vera e propria porta sulla dolci colline coltivate a vite che caratterizzano la zona.
Un territorio di piccoli incastellamenti, pievi e frazioni da esplorare, disseminate tra i primi sinuosi tornanti che invitano a proseguire la scoperta del Chianti.   
Proprietà dei Vescovi fiorentini fin dalla sua fondazione, San Casciano fu annessa alla Repubblica di Firenze nel XIII secolo, per venire successivamente fortificata divenendo un baluardo posto a difesa dei pericoli provenienti dalla campagna senese. Ancor oggi si possono ammirare in paese resti imponenti della cinta muraria e delle torri medievali.

Cosa vedere a San Casciano

Una volta raggiunto il centro storico del borgo si può visitare il Museo Giuliano Ghelli, all’interno della Chiesa di Santa Maria del Gesù. Nella sezione dedicata all’Arte Sacra si segnala il dossale attribuito a Coppo di Marcovaldo con San Michele Arcangelo e le storie della sua leggenda e la Madonna col Bambino di Ambrogio Lorenzetti; nella sezione archeologica sono raccolti i reperti ritrovati in zona, a partire da quelli etruschi del VII secolo a.C., come la Stele dell'Arciere, proveniente dalla tomba etrusca di Sant'Angelo a Bibbione.

Tra i monumenti in città è da ricordare la notevole Collegiata e la Chiesa della Misericordia (o Santa Maria al Prato), che conserva un ricco patrimonio di opere di importanti artisti fiorentini e senesi, tra le quali spicca un Crocifisso di Simone Martini.

Una volta raggiunto il centro storico del borgo si può visitare il Museo Giuliano Ghelli, all’interno della Chiesa di Santa Maria del Gesù. Nella sezione dedicata all’Arte Sacra si segnala il dossale attribuito a Coppo di Marcovaldo con San Michele Arcangelo e le storie della sua leggenda e la Madonna col Bambino di Ambrogio Lorenzetti; nella sezione archeologica sono raccolti i reperti ritrovati in zona, a partire da quelli etruschi del VII secolo a.C., come la Stele dell'Arciere, proveniente dalla tomba etrusca di Sant'Angelo a Bibbione.

Tra i monumenti in città è da ricordare la notevole Collegiata e la Chiesa della Misericordia (o Santa Maria al Prato), che conserva un ricco patrimonio di opere di importanti artisti fiorentini e senesi, tra le quali spicca un Crocifisso di Simone Martini.

Nei dintorni

San Casciano si trova nella zona simbolo della produzione di buon vino e della cucina di qualità della Toscana, il Chianti, una zona caratterizzata da aziende agricole e cantine tradizionali, ma arricchita anche da numerose chiese, pievi, castelli e borghi medievali.

Tra le chiese meritano una visita la Pieve di Santa Cecilia a Decimo, poco fuori dal centro abitato, citata già in un documento di Carlo Magno del 774 e forse la più antica del territorio, la Pieve romanica di San Giovanni in Sugana, la Pieve di San Pancrazio, notevole esempio di architettura romanica con influenze longobarde, e infine la Pieve di Santo Stefano a Campoli (del 903), nei pressi di Mercatale Val di Pesa.

Tra le molte ville delle campagne circostanti vanno citate almeno Villa i Collazzi e Villa Tattoli nei pressi di Cerbaia,Villa Antinori a Cigliano e Villa Le Corti dei principi Corsini.
A Sant’Andrea in Percussina si trovano la Villa Bossi-Pucci, detta l’Albergaccio e famosa per il soggiorno di Niccolò Machiavelli durante il suo esilio, e Villa Mangiacane, costruita dalla famiglia Machiavelli e, secondo alcuni studi, opera di Michelangelo Buonarroti, con successive aggiunte di Giorgio Vasari.

Ben conservati sono anche alcuni dei castelli sparsi nelle frazioni del comune, tra questi degni di nota il Castello di Bibbione, edificato prima dell’anno Mille, quello di Pergolato e il Castello di Gabbiano, con le sue caratteristiche torri tonde e le mura merlate perimetrali.

In località La Collina si trova anche la Tomba dell'Arciere, una tomba etrusca risalente al VII secolo a.C., al cui interno sono stati ritrovati vasi, coperchi e placchette in avorio.

Arrivando alle testimonianze artistiche dei tempi più moderni, oltre alle sculture di Mauro Staccioli che si incontrano tra le colline, a pochi minuti da San Casciano si erge l’affascinante e innovativa Cantina Antinori, centro di produzione e museo, ed essa stessa opera d’arte grazie alla sua architettura unica. Tra le opere artistiche e storiche conservate all’interno: una lettera di Giacomo Puccini, ceramiche dei Della Robbia e dipinti di Lucio Fontana.

San Casciano si trova nella zona simbolo della produzione di buon vino e della cucina di qualità della Toscana, il Chianti, una zona caratterizzata da aziende agricole e cantine tradizionali, ma arricchita anche da numerose chiese, pievi, castelli e borghi medievali.

Tra le chiese meritano una visita la Pieve di Santa Cecilia a Decimo, poco fuori dal centro abitato, citata già in un documento di Carlo Magno del 774 e forse la più antica del territorio, la Pieve romanica di San Giovanni in Sugana, la Pieve di San Pancrazio, notevole esempio di architettura romanica con influenze longobarde, e infine la Pieve di Santo Stefano a Campoli (del 903), nei pressi di Mercatale Val di Pesa.

Tra le molte ville delle campagne circostanti vanno citate almeno Villa i Collazzi e Villa Tattoli nei pressi di Cerbaia,Villa Antinori a Cigliano e Villa Le Corti dei principi Corsini.
A Sant’Andrea in Percussina si trovano la Villa Bossi-Pucci, detta l’Albergaccio e famosa per il soggiorno di Niccolò Machiavelli durante il suo esilio, e Villa Mangiacane, costruita dalla famiglia Machiavelli e, secondo alcuni studi, opera di Michelangelo Buonarroti, con successive aggiunte di Giorgio Vasari.

Ben conservati sono anche alcuni dei castelli sparsi nelle frazioni del comune, tra questi degni di nota il Castello di Bibbione, edificato prima dell’anno Mille, quello di Pergolato e il Castello di Gabbiano, con le sue caratteristiche torri tonde e le mura merlate perimetrali.

In località La Collina si trova anche la Tomba dell'Arciere, una tomba etrusca risalente al VII secolo a.C., al cui interno sono stati ritrovati vasi, coperchi e placchette in avorio.

Arrivando alle testimonianze artistiche dei tempi più moderni, oltre alle sculture di Mauro Staccioli che si incontrano tra le colline, a pochi minuti da San Casciano si erge l’affascinante e innovativa Cantina Antinori, centro di produzione e museo, ed essa stessa opera d’arte grazie alla sua architettura unica. Tra le opere artistiche e storiche conservate all’interno: una lettera di Giacomo Puccini, ceramiche dei Della Robbia e dipinti di Lucio Fontana.

Eventi

Il Carnevale Medievale Sancascianese è l’evento primaverile tradizionale che ricorda l’episodio storico dell’Assedio di Castruccio Castracani al Castello di San Casciano. Tra le attività che si svolgono nel corso della manifestazione: il Campo Medievale con il Mercato, le Fiera del Bestiame, il Tiro con l’Arco, la Sfilata delle Contrade, con centinaia di figuranti, e le esibizioni legate all’Assedio.

Il Carnevale Medievale Sancascianese è l’evento primaverile tradizionale che ricorda l’episodio storico dell’Assedio di Castruccio Castracani al Castello di San Casciano. Tra le attività che si svolgono nel corso della manifestazione: il Campo Medievale con il Mercato, le Fiera del Bestiame, il Tiro con l’Arco, la Sfilata delle Contrade, con centinaia di figuranti, e le esibizioni legate all’Assedio.

Prodotti e piatti tipici

In quanto porta del Chianti, il territorio di San Casciano è naturalmente ricco dei prodotti tipici della zona e di occasioni per partecipare a degustazioni e visite guidate.
Non a caso, passano da qui numerosi itinerari enogastronomici che permettono di addentrarsi nella tradizione gastronomica mentre si esplorano alcuni dei paesaggi più noti ed emozionanti della Toscana.

Ad esempio, la Strada del vino Chianti Colli Fiorentini riunisce cantine e aziende agricole dai cui vigneti nasce la DOCG Chianti Colli Fiorentini.
Altra DOCG della zona è quella del Chianti Classico, riservata ai vini di origine più antica, all’interno della più vasta zona di produzione del Chianti.
Di antica tradizione è anche la produzione dell’Olio Extravergine di Oliva Chianti Classico DOP, la cui zona, corrispondente a quella del vino Chianti Classico, può essere esplorata seguendo la Strada del Vino e dell’Olio Chianti Classico.

In quanto porta del Chianti, il territorio di San Casciano è naturalmente ricco dei prodotti tipici della zona e di occasioni per partecipare a degustazioni e visite guidate.
Non a caso, passano da qui numerosi itinerari enogastronomici che permettono di addentrarsi nella tradizione gastronomica mentre si esplorano alcuni dei paesaggi più noti ed emozionanti della Toscana.

Ad esempio, la Strada del vino Chianti Colli Fiorentini riunisce cantine e aziende agricole dai cui vigneti nasce la DOCG Chianti Colli Fiorentini.
Altra DOCG della zona è quella del Chianti Classico, riservata ai vini di origine più antica, all’interno della più vasta zona di produzione del Chianti.
Di antica tradizione è anche la produzione dell’Olio Extravergine di Oliva Chianti Classico DOP, la cui zona, corrispondente a quella del vino Chianti Classico, può essere esplorata seguendo la Strada del Vino e dell’Olio Chianti Classico.

Nei dintorni

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