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Riserva Naturale Regionale di Ripa d’Orcia

nature
Elementi naturalistici

Colline, vallate fluviali e una ricca macchia mediterranea caratterizzano l’area protetta di Ripa d’Orcia, un suggestivo angolo del paesaggio UNESCO

La Riserva Naturale Regionale di Ripa dOrcia fa parte delle aree protette che si trovano nel territorio della Val d’Orcia, dove si estende per 274 ettari, tra l’omonimo castello e la confluenza del fiume Orcia con il torrente Asso. Il confine meridionale della riserva, che rientra nel comune di Castiglione d’Orcia, è disegnato proprio dal letto fluviale, alla cui sinistra si sviluppa l’area contigua, volta a garantire la tutela della zona protetta.

Il paesaggio è ritmato dai rilievi e dagli avvallamenti creati dal percorso dell’Orcia, che scorre in una valle stretta e suggestiva, circondato da pareti rocciose che scendono ripide nel letto del fiume; qui la vegetazione ripariale crea delle affascinanti formazioni a galleria frequentate da una ricca fauna e ambiente ideale per la crescita della Santolina etrusca, una pianta endemica tipica della zona.
Una vegetazione arbustiva e boschiva copre il resto della riserva. Ai margini dei campi coltivati è facile osservare gruppi di Biancospino, Rosa canina e Pruno, mentre il Corbezzolo, l’Erica e il Pungitopo arricchiscono il sottobosco, casa di numerose specie vegetali e floreali, tra cui alcune rare come l’Orchidea palustre. L’area di Ripa d’Orcia è inoltre coperta dalle chiome di salici, pioppi e frassini, presenti in misura minore rispetto ai boschi di lecci e di macchia mediterranea, dove prospera il Quercus ilex, la quercia sempreverde.

falco pellegrino
falco pellegrino - Credit: Agustín Povedano

La fauna che popola la Riserva Naturale Regionale di Ripa d’Orcia comprende specie di interesse conservazionistico quali il Biancone, il Falco pecchiaiolo e il Falco pellegrino: quest’ultimo lo si può avvistare nei pressi delle pareti rocciose dell’Orcia, che sceglie come zona di riproduzione. Il cielo dell’area protetta è solcato anche da altre specie rapaci come il gufo e la poiana, mentre nei fiumi vivono diversi anfibi quali il Tritone crestato, la Raganella italiana e la Rana appenninica, specie endemica della zona.
La fauna mediterranea è invece composta dal picchio e da specie terrestri tra cui istrici, cinghiali e caprioli, di cui è possibile osservare le impronte sui sentieri che attraversano la riserva.

Vista sul castello di Ripa d'Orcia
Vista sul castello di Ripa d'Orcia - Credit: LigaDue

La rete sentieristica che si snoda tra i panorami dell’area protetta permette di esplorare la riserva naturale su strade bianche e di campagna: gli scorci che si aprono dalle alture più elevate fanno spaziare la vista sui luoghi colmi di fascino che si trovano tra Castiglione d’OrciaSan Quirico d’Orcia, come la vallata che separa Vignoni Alto da Bagno Vignoni, e il medievale Castello di Ripa d’Orcia, oggi proprietà privata.
Una parte di questi percorsi fa parte dei sentieri CAI, adatti ad un livello escursionistico. Lungo tutti i sentieri, e in particolar modo in quelli meno transitati, è possibile imbattersi nelle tracce lasciate dagli animali che popolano le Crete dell’Orcia: osservando con attenzione si potranno scorgere le impronte dei caprioli, gli aculei degli istrici e le piume dei molti uccelli che frequentano la zona.